“E’ un segnale di grande respiro quello che oggi, il Consiglio Regionale, ha voluto imprimere alla società sarda, rendendo concreta un’azione di contrasto al drammatico e crescente fenomeno della violenza sulle donne, attraverso una legge alla quale, Progetto Donna Ceteris, ha contribuito in termini propositivi durante il suo iter costituente."

“E’ un segnale di grande respiro quello che oggi, il Consiglio Regionale, ha voluto imprimere alla società sarda, rendendo concreta un’azione di contrasto al drammatico e crescente fenomeno della violenza sulle donne, attraverso una legge alla quale, Progetto Donna Ceteris, ha contribuito in termini propositivi durante il suo iter costituente."

Domani, la nostra Associazione, porterà testimonianza di questo passaggio nell’audizione che, come Presidente Donna Ceteris, terrò alla Camera dei Deputati, in Commissione Affari Costituzionali. Un momento di indagine conoscitiva, al quale siamo stati chiamati per rappresentare le urgenze del fenomeno della violenza in Sardegna.

Ora, dunque, anche la nostra Regione, si allinea all’input del Decreto contro il femminicido varato dal Governo Nazionale. La programmazione prevista dai 14 articoli contenuti nel testo di legge regionale, rappresenta infatti un sostegno sul piano delle risorse che consentiranno alle tante realtà che operano nell’ambito della prevenzione, della sensibilizzazione e dell’assistenza delle vittime, di rafforzare la propria azione di intervento, investendo nell’informazione, nella didattica e nella comunicazione.

Come Presidente di un’Associazione radicata da oltre dieci anni sul territorio della Provincia di Cagliari ribadisco che non esiste forma migliore di lotta alla difficile piaga della violenza , se non la costruzione di una consapevolezza comune in ogni ambito sociale, a iniziare dalle scuole, quali nuclei educativi alle prime forme di relazioni interpersonali.

Progetto Donna Ceteris guarda con favore a questo intervento normativo. Sottolineando la completezza dei provvedimenti previsti, sia in termini di potenziamento degli spazi, ma anche delle risorse professionali che operano a favore delle vittime.

Il tentativo di cucire una Rete sinergica di collaborazione fra i diversi poli sociali, politici, istituzionali ed associazionistici, approda oggi ad un risultato importante”.

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